• 20 Aprile 2024 3:05

Almeno i cocci sono tuoi

DiDaniele Lugli

Giu 26, 2017
Torino piazza san carlo post partita

Sono lì per divertirsi e dunque si beve birra e non solo, ma birra soprattutto. È una partita di pallone: la birra è di rigore guardando la tivù. Vieppiù se maxi è lo schermo e siamo in tanti e le bottiglie sono proibite perché di vetro. Sembra di essere allo stadio, non mancano fumogeni e petardi. Le bottiglie sono entrate e tante. La festa sarebbe completa non la guastasse il risultato infausto: colpa di un malefico Cristiano e dei suoi accoliti. Ci vuole un’idea per uscire dalla depressione che si va diffondendo, per vivacizzare la serata che s’ammoscia. La bomba, la bomba, si grida. L’effetto è immediato, superiore alle aspettative. Le bottiglie si frantumano al suolo e ci si cade sopra. Se la partita è persa almeno i cocci sono tuoi.
Ma non c’è proprio da ridere. Dovremo abituarci ad affrontare situazioni critiche, provocate magari da un nostro fratello scemo, senza aggravarle facendoci prendere dal panico. Abbiamo pensato anche a questo con la proposta di legge “Un’altra difesa è possibile”, mentre forze politiche fanno a gara nel diffondere la paura sperando di poterne trarre profitto.
Il discorso sarebbe lungo. Qui ci può stare solo un piccolo consiglio, non risolutivo, ma occasionato da questa vicenda. Rompere le bottiglie, meglio se di birra,  è un bisogno per molti irresistibile. Ne trovo testimonianza sulla spiaggia tutta sabbia. Lì gli appassionati si portano un martello, credo. Non c’è altro modo per romperle comodamente, Se proprio la pulsione è irresistibile, e lo capiamo bene, consigliamo però di rompersele sulla propria testa. In piazza, in spiaggia, ovunque. Che sballo!

Di Daniele Lugli

Daniele Lugli (Suzzara, 1941, Lido di Spina 2923), amico e collaboratore di Aldo Capitini, dal 1962 lo affianca nella costituzione del Movimento Nonviolento di cui sarà nella segreteria dal 1997 per divenirne presidente, con l’adozione del nuovo Statuto, come Associazione di promozione sociale, e con Pietro Pinna è nel Gruppo di Azione Nonviolenta per la prima legge sull’obiezione di coscienza. La passione per la politica lo ha guidato in molteplici esperienze: funzionario pubblico, Assessore alla Pubblica Istruzione a Codigoro e a Ferrara, docente di Sociologia dell’Educazione all’Università, sindacalista, insegnante e consulente su materie giuridiche, sociali, sanitarie, ambientali - argomenti sui quali è intervenuto in diverse pubblicazioni - e molto altro ancora fino all’incarico più recente, come Difensore civico della Regione Emilia-Romagna dal 2008 al 2013. È attivo da sempre nel Terzo settore per promuovere una società civile degna dell’aggettivo ed è e un riferimento per le persone e i gruppi che si occupano di pace e nonviolenza, diritti umani, integrazione sociale e culturale, difesa dell’ambiente. Nel 2017 pubblica con CSA Editore il suo studio su Silvano Balboni, giovane antifascista e nonviolento di Ferrara, collaboratore fidato di Aldo Capitini, scomparso prematuramente a 26 anni nel 1948

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