• 19 Aprile 2024 4:29

Rottamazione e rinnovamento

DiDaniele Lugli

Giu 12, 2017

I Partiti

I partiti, sì. Li ho frequentati, talora forse un po’ troppo e male, negli ultimi sessanta anni. Qualche volta, in circostanze eccezionali e grazie a qualche responsabile illuminato, mi sono parsi rispondere al disegno costituzionale. Art. 49. Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale. (Nel frattempo appare disapplicata senza scandalo la XII disposizione costituzionale, transitoria dunque più che finale, “E `vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista”).

Per aiutarli Capitini, con pochi amici, aveva cercato  di affiancarne e correggere l’operare (vedendone tutti i limiti) promuovendo Centri di Orientamento Sociale, libere assemblee di cittadini, nelle quali formarsi a una più avanzata democrazia. Avrebbe voluto ci fossero in ogni città, diffuse in ogni borgo, in ogni parrocchia. Ha cercato un supporto istituzionale interessando Pietro Nenni, allora ministro alla Costituente e altri, come l’amico Ignazio Silone. Questa una risposta su carta intestata dell’Assemblea Costituente, il 23 settembre ´46 “Caro Capitini, in un paese, come il nostro, dove i CLN, i consigli di gestione, i circoli, le sezioni, se ancora esistono, somigliano già a uffici del dazio, istituire i COS obbligatori, come tu chiedi, significherebbe agli occhi dei più aumentare il numero delle istanze larvali. Tuo, Ignazio Silone”.

Se le cose stavano così allora figurarsi poi. E tuttavia qualcosa dello spirito costituente è sopravvissuto per qualche tempo, o almeno mi è parso. E’ venuto poi un partito aziendale di un imprenditore, grande venditore. Forza Italia entusiasmò un popolo di tifosi calcioteledipendenti. Cambiano i tempi e i media. Ora va molto bene un altro partito azienda. Stimola i clienti a scegliere un benessere a 5 Stelle cliccando, su sempre più aggiornati smartphone, elogi e improperi, fondamento della democrazia diretta.

C’è un Partito, che si dice tale, e Democratico per giunta. Sembra credere nel rinnovamento fino alla rottamazione dei vecchi dirigenti. Iosif Vissarionovič Džugašvili, detto anche Koba (in una parola Stalin), ha applicato la formula. Dei 1.827 delegati al XVII Congresso del Partito comunista dell’Urss , del 1934, solo 37 erano anche al XVIII, del 1939. Meglio non chiedersi che fine avessero fato gli altri 1.790. Dei 139 membri del Comitato centrale 98 erano stati fucilati. (pag. 266 e nota, Luigi Zoja, Paranoia, Bollati Boringhieri , Torino 2011, con accurata indicazione delle fonti). Anche più modeste e incruente applicazioni non sembrano dare grandi di risultati. C’è poi un pullulare di formazioni unitarie e di sinistra in forte polemica con il PD e tra loro, perché le altre non sono unitarie e di sinistra come dovrebbero. Mi sembra di rivedere cose già vissute, con molta fatica e pochi esiti positivi. Naturalmente faccio tutti gli auguri possibili agli amici e compagni che si impegnano per migliorare politica e società.

La sola flebile speranza di un miglioramento che venga dall’interno dei “partiti”, ammesso che così li si possa ancora chiamare, me l’ha data il mio Berlinguer preferito, Giovanni naturalmente, in un incontro di molti anni fa al Gramsci di Ferrara. A proposito della scarsa democrazia interna a tutti i partiti e del procedere dei gruppi dirigenti per caute cooptazioni, scegliendo cioè persone non in grado di scalzare le posizioni di dominio esistenti, diceva che, forse, la sola speranza era affidata al ritrovarsi un capo abbastanza ottuso da non accorgersi delle qualità del cooptato, che l’avrebbe con vantaggio di tutti sostituito. Se no, come diceva Gino Bartali, c’è tutto da rifare, senza buttar via però quel po’ di democrazia che  c’è, anche più preziosa perché in pericolo.

Di Daniele Lugli

Daniele Lugli (Suzzara, 1941, Lido di Spina 2923), amico e collaboratore di Aldo Capitini, dal 1962 lo affianca nella costituzione del Movimento Nonviolento di cui sarà nella segreteria dal 1997 per divenirne presidente, con l’adozione del nuovo Statuto, come Associazione di promozione sociale, e con Pietro Pinna è nel Gruppo di Azione Nonviolenta per la prima legge sull’obiezione di coscienza. La passione per la politica lo ha guidato in molteplici esperienze: funzionario pubblico, Assessore alla Pubblica Istruzione a Codigoro e a Ferrara, docente di Sociologia dell’Educazione all’Università, sindacalista, insegnante e consulente su materie giuridiche, sociali, sanitarie, ambientali - argomenti sui quali è intervenuto in diverse pubblicazioni - e molto altro ancora fino all’incarico più recente, come Difensore civico della Regione Emilia-Romagna dal 2008 al 2013. È attivo da sempre nel Terzo settore per promuovere una società civile degna dell’aggettivo ed è e un riferimento per le persone e i gruppi che si occupano di pace e nonviolenza, diritti umani, integrazione sociale e culturale, difesa dell’ambiente. Nel 2017 pubblica con CSA Editore il suo studio su Silvano Balboni, giovane antifascista e nonviolento di Ferrara, collaboratore fidato di Aldo Capitini, scomparso prematuramente a 26 anni nel 1948

1 commento su “Rottamazione e rinnovamento”
  1. L’onesta’ intellettuale, l’intelligenza, l’immensa cultura, il garbo nel confronto, la lungimiranza, il suo giganteggiante
    ‘ Buonsenso ” , che come dice giustamente il Giusti ‘ già fu caposcuola ‘, fanno di Daniele Lugli un grande Maestro.
    Grazie a tutti,
    Aurora Bedeschi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.