• 23 Giugno 2025 20:20

15 maggio 2025 Giornata internazionale dell’obiezione di coscienza al servizio militare ma tutti i giorni obiettiamo alla guerra

DiRedazione

Mag 15, 2025

15 maggio – Giornata internazionale dell’obiezione di coscienza al servizio militare ma tutti i giorni obiettiamo alla guerra

In occasione della Giornata internazionale dell’obiezione di coscienza al servizio militare, il Movimento Nonviolento – sezione italiana della War Resisters’ International e membro dell’EBCO-BEOC (Ufficio europeo per l’obiezione di coscienza) – prosegue la Campagna di obiezione alla guerra, con un appello pubblico a sottoscrivere la Dichiarazione di obiezione alla guerra.

La Dichiarazione è un atto individuale di responsabilità per una “pace disarmata e disarmante” secondo le parole di Papa Leone XIV,  con cui ogni persona si impegna a non collaborare – direttamente o indirettamente – con attività, istituzioni o politiche che sostengono o alimentano la guerra. Si tratta di un rifiuto consapevole a prendere parte a sistemi che legittimano l’uso della forza militare, la produzione di armi, il servizio militare e ogni forma di mobilitazione bellica.

Firmare la Dichiarazione significa:

sottrarsi al servizio militare o alla sua eventuale reintroduzione
rifiutare ogni forma di complicità con l’economia di guerra, incluse ricerca, produzione e finanziamento degli armamenti
contrastare la militarizzazione della società, dell’istruzione, dell’informazione
sostenere modelli di difesa civile, non armata e nonviolenta
promuovere un’alternativa etica e politica alla logica della guerra

La Campagna è anche un gesto di solidarietà concreta verso le obiettrici e gli obiettori di coscienza, le attiviste e gli attivisti nonviolenti di Ucraina, Russia, Bielorussia, Israele e Palestina, che oggi subiscono persecuzioni, repressioni o discriminazioni per essersi opposti alla guerra e all’occupazione nei loro Paesi.

✍️ Firma la dichiarazione di obiezione alla guerra:
🔗 https://www.azionenonviolenta.it/obiezione-alla-guerra-2/

Leggi qui l’appello alle istituzioni europee per l’obiezione di coscienza