• 18 Novembre 2025 2:52

La nostra marcia quotidiana

DiRedazione

Ott 13, 2025

A Marcia Perugia-Assisi 2025 conclusa, che ha registrato un successo di partecipazione, e ne siamo molto contenti, pubblichiamo la “Nota interna del MN” con la quale spiegavamo ai nostri soci perché non eravamo tra i promotori. Fuori da ogni possibile polemica pensiamo infatti che sia necessaria una riflessione seria su come proseguire la mobilitazione in atto, ma soprattutto come e dove vogliamo condurre il movimento per la pace, quale debba essere la strategia della nonviolenza oggi.

Nota interna del Movimento Nonviolento per Coordinamento e Centri territoriali

La nostra marcia quotidiana

“Il Movimento Nonviolento non figura tra i promotori della Marcia, e molti amici ne sono rimasti sorpresi” scriveva Pietro Pinna su Azione nonviolenta del novembre 1988, ponendo interrogativi “sulla effettiva adeguatezza con cui oggi dalle parti più varie ci si richiama alla nonviolenza … nell’eterogeneità di quanti ora vengono ad innalzare questa bandiera, si avverte una patente improprietà nel modo di intendere la nonviolenza, che la priva del suo specifico significato ed indirizzo, della profondità e radicalità della sua impostazione culturale e politica che se assunta seriamente costringe a rivedere politiche e culture”; e concludeva drasticamente: “A Marcia effettuata non è venuto alcun segno che valesse a modificare le riserve della vigilia. Insieme con la genericità delle sue parole d’ordine, prive di un qualsiasi obiettivo di immediata azione comune, proprio quell’appello a confluire sotto il vessillo di una vaga nonviolenza, ha disinvogliato dal partecipare alla Marcia quei settori pacifisti militanti  già impegnati in un approccio di seria nonviolenza”.

Trentasette anni dopo possiamo ancora condividere queste riflessioni; purtroppo non è cambiato molto: nucleo promotore, modalità di convocazione, parole d’ordine della ormai tradizionale Marcia, sono rimasti gli stessi.

Marciare per la pace è certamente una buona cosa. Quest’anno la Marcia registrerà una grande partecipazione, raccogliendo l’indignazione, la paura, il malcontento, la preoccupazione diffusa nel paese per le guerre che avanzano, che vediamo in diretta televisiva, e sono sempre più vicine ad un conflitto globale. Qualcuno ha detto che la Marcia del 2025 sarà un grande “sfogatoio”, e chi sente la necessità di manifestare così il proprio turbamento per quanto accade nel mondo, fa bene ad andare, ed abbiamo il massimo rispetto e simpatia per chi lo farà.

Ma il Movimento Nonviolento non può figurare tra i promotori di una Marcia, per quanto imponente, che rischia di essere fine a se stessa, un grande rito collettivo. Nella nostra concezione (l’abbiamo imparato proprio da Aldo Capitini e dal percorso da lui avviato dopo la prima Marcia del 1961) una Marcia deve essere collegata ad obiettivi politici chiari, sostenuti da Campagne e impegni che gli stessi marciatori si devono assumere.

Il Movimento oggi è impegnato nella conduzione della Campagna di Obiezione alla guerra, e nella promozione della Campagna “Un’altra difesa è possibile”, per la Difesa civile, non armata e nonviolenta. Il tempo delle manifestazioni per mettere a verbale il nostro no alla guerra, per noi è passato da tempo; l’urgenza del momento richiede il nostro impegno diretto, e quindi il nostro coinvolgimento già dalla promozione, di azioni concrete e dirette di non collaborazione con il militarismo, fino alla disobbedienza civile (a cui bisogna prepararsi seriamente), quando necessario.

“Nonviolenza – scriveva Pinna nello stesso articolo già citato – significa disarmo unilaterale, rifiuto assoluto, cioè immediato e integrale, di qualsiasi apparato militare, di qualsiasi guerra, fatta da chiunque, contro chiunque, per qualsiasi ragione. E quindi, come pratica immediata possibilità per ognuno: obiezione di coscienza al servizio militare, alle spese militari, alla produzione bellica. L’obiezione di coscienza è il grande risvolto della nonviolenza e non permette ambiguità”.

Buona Marcia a tutti, ciascuno come può e come sa fare.

 

Movimento Nonviolento