• 19 Aprile 2024 4:24

Ai militari…

DiCarlo Bellisai

Gen 7, 2015

Voglio pensare in positivo, in occasione di un 2015 che pur non inizia con i migliori auspici, immaginando che il futuro della Difesa e di tutti i militari sia sempre più quello di difendere i cittadini dalle emergenze climatiche e geologiche e sempre meno quello di prestare le proprie forze in missioni armate, solo formalmente definite “di pace”.

Ma non posso dimenticare la situazione della Sardegna, isola in cui molti di voi lavorano, isola che ospita oltre il 60% delle basi militari italiane. Obiettivamente condividerete che c’è una sproporzione. Perché accade? Perché la Sardegna ha una bassa densità di popolazione, è un’isola staccata geograficamente dallo stivale, al centro del Mediterraneo, principalmente granitica e asismica, inoltre la popolazione è divisa e abituata a subire gli eventi. Questa è un’analisi che non tiene conto dei bisogni della popolazione sarda, che vorrebbe avere più potere di decidere per il proprio sviluppo. E che purtroppo ha delle conseguenze: annovera inquinamento ambientale e morti per contaminazioni, molti dei quali fra i militari. Per questi motivi non vogliamo più i vostri poligoni, o almeno vogliamo negoziare una dismissione e bonifica degli stessi.

Come nonviolento e pacifista penso che sia possibile sempre un punto d’incontro e che siamo persone prima che militari o militanti. L’unico ostacolo che sento nei vostri confronti è quello che vi portate dietro in eredità dall’umana storia: Forze Armate. Perché questo poi siete. Ma io, scusatemi, con le armi non voglio averci a che fare, perché so che servono solo per uccidere e fare guerre, oltre che per arricchire industrie belliche e ricchi mercanti.

Questo è uno spartiacque etico che ci divide, ma che non è detto non si possa superare col dialogo, se mai si potesse davvero attivare. Buon anno di pace e di riflessione per tutti.

Carlo Bellisai (Movimento Nonviolento Sardegna)

Di Carlo Bellisai

Sono nato e vivo in Sardegna. Mi occupo dai primi anni Novanta di nonviolenza, insegno alla scuola primaria, scrivo poesie e racconti per bambini e raccolgo storie d’anziani. Sono fra i promotori delle attività della Casa per la pace di Ghilarza e del Movimento Nonviolento Sardegna.

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