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Evviva le armi buone!

DiEnrico Peyretti

Dic 28, 2014

Questi impongono per legge Frontex di non andare oltre le 30 miglia. Al di là di questa frontiera i migranti devono essere lasciati annegare. Si arrangino. E’ vietato andare a salvarli, per soraggiarli dal tentativo di vivere meglio (ciò che noi facciamo sempre, accanitamente). Ma c’è una legge sopra le loro leggi: la legge di Antigone contro quella di Creonte; la legge non scritta sulla carta, ma scritta nell’anima umana, la “legge del mare”, antica come l’umanità, che obbliga a salvare dalle acque gli esseri umani, sia amici che nemici.
Evviva quelle tre navi militari disobbedienti! Invece di sparare e affondare, cioè uccidere, scopo per il quale sono costruite, pagate dal nostro stato, cioè da noi, questa volta le navi armate, disobbedendo alle leggi armate, salvano vite umane, vite che valgono come la tua e la mia, persino come quella di chi tradisce le leggi umane con le leggi disumane.
Evviva i militari umani delle navi militari disumane, che però agiscono per la pace e la giustizia, non per la guerra! Ecco una vera “rivoluzione copernicana”!
Viva questa Italia disobbediente, cioè obbediente!
Enrico

Di Enrico Peyretti

Enrico Peyretti (1935). Ha insegnato nei licei storia e filosofia. Membro del Centro Studi per la pace e la nonviolenza "Sereno Regis" di Torino, del Centro Interatenei Studi per la Pace delle Università piemontesi, dell'IPRI (Italian Peace Research Institute). Fondatore de il foglio, mensile di “alcuni cristiani torinesi” (www.ilfoglio.info). Collabora a diverse riviste di cultura. Gli ultimi di vari libri (di spiritualità, riflessione politica, storia della pace) sono: Dialoghi con Norberto Bobbio su politica, fede, nonviolenza, (Claudiana, 2011); Il bene della pace. La via della nonviolenza (Cittadella, 2012). (peacelink.it/peyretti)

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