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Livorno: Convegno “Disobbedienza civile e manifestazioni”, 22 febbraio

Diadmin

Feb 22, 2019
volantino_conv_22 febbraio LIVORNO

Il Centro Studi Nonviolenza ha svolto nell’ aprile 2016, nella Sala Consiliare del Comune di Livorno, il Convegno Nazionale su “Nonviolenza e Forze dell’ Ordine”, sostenuto dal
MIBACT, e con il patrocinio del Comune, con la successiva pubblicazione di un numero speciale della Rivista Azione Nonviolenta diffuso in più di 2000 copie.
Già nel corso della realizzazione di tale Convegno era emersa l’ esigenza e l’ opportunità di avviare un analogo percorso per dirigenti ed attivisti di Movimenti e di Centri e per quanti si fanno carico di problemi propri e sociali con manifestazioni collettive. Se, infatti, la sicurezza in un quadro democratico è BENE COMUNE, essa deve divenire impegno vincolante per tutti i membri di una comunità. Appare necessario ed opportuno, quindi, promuovere un analogo Convegno di studio e di approfondimento sull’opzione nonviolenta e sulla acquisizione di pratiche nonviolente.
Molti elementi strutturali, istituzionali, ed emozionali rischiano di distorcere l’avvio di un esame ponderato della questione di una formazione alla nonviolenza dei promotori e dei partecipanti ad azioni e manifestazioni collettive.

Fino ad oggi, salvo rare eccezioni, l’ esame della questione di una diversa gestione delle manifestazioni di massa è stata distorta da un lato dal criterio della tuttologia, che non affronta un
singolo problema senza rinviare ad un altro per poi ancora ad altri fino a perdere ogni legame con la questione di partenza, ovvero dal criterio dell’immediatezza che distoglie da ogni analisi e
riflessione per inseguire da “tifosi” lo schieramento pro o contro, fino a mettere in luce esclusivamente i momenti di scontro violento tra una parte dei manifestanti e le forze dell’ ordine.
Occorre invece recuperare ancora una volta, e soprattutto in ragione della rilevanza e della delicatezza della questione in esame il criterio galileiano delle sensate esperienze e certe
dimostrazioni, vale a dire una continua verifica tra i comportamenti, le scelte di orientamento ed i valori di riferimento, in particolare gli artt. 2 e 21 della Costituzione Italiana.

Le varie ed articolate presenze nazionali e territoriali della nonviolenza in Italia – ed in particolare il Centro Studi Nonviolenza – hanno con continuità privilegiato per il proprio impegno ed il proprio lavoro il campo dell’ educazione e della formazione, ben consapevoli dei limiti di ogni intervento politico-istituzionale come di una crescita personale non arricchita dal rapporto Io-Tu-Tutti.

Il Convegno viene proposto in modo articolato in due momenti successivi, distinti ma non separati : un primo momento “preparatorio” con la partecipazione degli operatori delle associazioni e dei
movimenti partecipi del Convegno; un secondo momento, aperto a tutti, di confronto analitico, propositivo, e finalizzato da una parte a chiarire i termini della questione, dall’altra a fornire
indicazioni concrete e pratiche.

Il confronto è affidato ad interlocutori qualificati, competenti, e di sicure capacità di coniugare teoria ed azione pratica.
La valenza degli interlocutori e la rilevanza della materia assicurano una udienza del Convegno a livello nazionale sulle riviste di area ed all’interno di movimenti e associazioni.

Livorno, li 03/02/2019 Rocco Pompeo

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