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Il Viceministro greco alla Difesa: “risolveremo i problemi degli obiettori”

DiMartina Lucia Lanza

Nov 22, 2016
beoc-atene

Ieri pomeriggio (21 novembre) una delegazione dell’Ebco ha incontrato il Viceministro della Difesa greco Dimitris Vitsas.

Il tutto è avvenuto dopo che il Beoc si è riunito ad Atene per la propria Assemblea Generale ed il lancio del Rapporto 2016 sull’obiezione di coscienza in Europa.

Il luogo d’incontro è stato scelto proprio perché la Grecia è stato il tema centrale del rapporto.

Infatti, questo Paese ha appena visto la condizione degli obiettori posta sotto esame da parte del Comitato diritti umani Onu (ottobre 2015), dal Comitato europeo per i diritti sociali del Consiglio d’Europa (conclusioni a dicembre 2016); oltre ad essere stata sottoposta anche alla Revisione Universale Periodica Onu (maggio 2016).

Lo scopo dell’incontro con il viceministro è stato quello di chiedere di porre fine alle pesanti discriminazioni che a tutt’oggi subiscono gli obiettori greci. Per esempio, le autorità stentano a riconoscere lo status a coloro che non siano Testimoni di Jehovah, oltre al fatto che la gestione della procedura dovrebbe essere trasferita ad un ministero civile.

Il vice ministro ha riconosciuto i problemi esistenti, ed ha quindi esternato l’intenzione di presentare al parlamento, probabilmente nel primo semestre 2017, un disegno di legge sull’obiezione di coscienza che vedrebbe come firmatari tre ministeri (Difesa, Interni e Giustizia). L’idea è appunto quella di trasferire il riconoscimento dello status e la gestione del servizio civile alternativo ad un ministero civile.

Il viceministro vuole anche porre fine una volta per tutte al perseguimento giudiziario dei disertori a cui finora non è stato riconosciuto lo status. Questi ultimi hanno visto incardinarsi a proprio carico un processo penale dietro l’altro. Uno per ogni chiamata al servizio militare a cui non hanno risposto.

Speriamo quindi che la continua azione di lobby del Beoc porti finalmente ad un pieno riconosciuto del diritto all’obiezione di coscienza agli obiettori greci.

Nella foto da sinistra: Derek Brett (International Fellowship of Reconciliation), Jordi Tolrà (Moviment por la pau), Dimitris Vitsas ( Vice ministro della Difesa greco), Yannis Chryssoverghis (Associazione greca degli obiettori di coscienza) e Sam Biesemans (vice presidente del Beoc).

Di Martina Lucia Lanza

Esperta in diritto internazionale dei diritti umani. Rappresentante del Movimento nonviolento presso l’European Bureau for Conscientious Objection (Ebco) e board member di quest'ultimo.

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