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I bambini sentono tutto

DiDaniele Lugli

Nov 25, 2018
BIANI legittima difesa

Il ministro di “Paura e aggressione”, appassionato sostenitore, ne promette l’approvazione entro Natale. La norma del Codice penale era già stata modificata senza alcuna ragione effettiva e altre modifiche si erano proposte nella passata legislatura. La norma è naturalmente nel codice penale. Il Ministro Rocco lo aveva presentato, motivatamente, come “il più fascista dei codici”.

Ai sovranisti il fascismo piace, corretto però con un tocco di “giustizia fai da te”.
I giudici, convinti di avere a che fare, chissà perché, con l’applicazione delle leggi e la giustizia – uniti nella facinorosa congrega dell’Associazione Nazionale Magistrati – hanno espresso critiche al disegno, che rischierebbe di autorizzare l’omicidio. Non è il caso di ascoltarli. Non sono stati eletti, né messi al loro posto dal governo del cambiamento.

Mi è già avvenuto di accennare al tema in precedenti post nel 2017: Tu vuo’ fa’ ll’americano e La notte è piccola. I cultori della materia possono rintracciarli sul sito di Azione nonviolenta. Ancora quest’anno l’ho fatto, quando, con la nuova maggioranza parlamentare, la questione è prepotentemente ritornata: Mancano le sparatorie. Se torno a scriverne è perché l’approvazione appare prossima. Gli italiani, sottoposti a un’incessante campagna mediatica – dai destinatari amplificata entusiasticamente sui social – si sentono poco sicuri. Già nel 2017 c’erano 160.802 licenze per porto d’armi in più dell’anno precedente. Una crescita del 13,6%. Vedremo quest’anno.

Naturalmente non serve a nulla ricordare il crollo degli omicidi volontari in Italia: oltre 4 mila all’anno nell’ultimo ventennio dell’Ottocento, 3 mila e 800, mille e 900, mille e 400 negli anni venti, cinquanta e sessanta del secolo scorso. Non arrivano a 400 in questi anni. Sono meno di un decimo di quanti erano 100 anni fa con una popolazione nel frattempo raddoppiata. Nell’ultimo anno – da agosto 2017 ad agosto 2018 – calano da 371 a 319 (16% in meno). Né serve sottolineare come – sempre secondo il dossier ufficiale del Viminale – tutti i delitti siano calati dallo scorso anno del 9,5%, che della stessa percentuale siano calati i furti e del 12,3% le rapine. Proprio quei reati ai quali la difesa, sempre legittima, vorrebbe contrapporsi. Forse la considerazione del calo ha indotto ad aumentare le pene di un anno nel minimo e nel massimo per furti e scippi e del solo minimo per le rapine, mentre per la violazione di domicilio la pena minima è raddoppiata e la massima aumentata di un anno.

Non serve del pari a nulla ricordare che, se l’istigazione a procurarsi armi da fuoco sarà seguita, avrà il sicuro effetto di aumentare il numero degli omicidi. Né sarà causa di riflessione per un ministro religiosissimo – rotea rosari e si affida a improbabili madonne – la notizia che istigare può avere effetti non voluti. Ho letto giorni fa, dal al sito de La Stampa: Iraq, consigliò ai manifestanti di armarsi. Religioso ucciso davanti a casa.

I bambini sembra che non ascoltino, ma hanno sentito tutto. C’è preoccupazione. Guardano con sospetto i loro genitori. Chi attende regali da San Nicola, nella notte tra il 5 e il 6 dicembre – è un mio ricordo di bimbo in Sud Tirolo – posto che riesca fuggire ai Krampus, ha buone probabilità. Già più problematiche le cose si fanno per Santa Lucia, nella notte tra il 12 e il 13 dicembre. La ricordo con i cuginetti a Suzzara. Portava i regali nella notte e noi scalzi, appena svegli, fuori di corsa a bagnarci gli occhi con la rugiada, collirio miracoloso. Ma Babbo Natale può farcela a introdursi impunemente nelle case per portare doni? Forse. Per la Befana si nutrono ancor meno speranze.

vigna di Mauro Biani

Di Daniele Lugli

Daniele Lugli (Suzzara, 1941, Lido di Spina 2923), amico e collaboratore di Aldo Capitini, dal 1962 lo affianca nella costituzione del Movimento Nonviolento di cui sarà nella segreteria dal 1997 per divenirne presidente, con l’adozione del nuovo Statuto, come Associazione di promozione sociale, e con Pietro Pinna è nel Gruppo di Azione Nonviolenta per la prima legge sull’obiezione di coscienza. La passione per la politica lo ha guidato in molteplici esperienze: funzionario pubblico, Assessore alla Pubblica Istruzione a Codigoro e a Ferrara, docente di Sociologia dell’Educazione all’Università, sindacalista, insegnante e consulente su materie giuridiche, sociali, sanitarie, ambientali - argomenti sui quali è intervenuto in diverse pubblicazioni - e molto altro ancora fino all’incarico più recente, come Difensore civico della Regione Emilia-Romagna dal 2008 al 2013. È attivo da sempre nel Terzo settore per promuovere una società civile degna dell’aggettivo ed è e un riferimento per le persone e i gruppi che si occupano di pace e nonviolenza, diritti umani, integrazione sociale e culturale, difesa dell’ambiente. Nel 2017 pubblica con CSA Editore il suo studio su Silvano Balboni, giovane antifascista e nonviolento di Ferrara, collaboratore fidato di Aldo Capitini, scomparso prematuramente a 26 anni nel 1948

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